Giornalino n. 31 – IC FALCONE E BORSELLINO https://icfalconeeborsellino.edu.it IC FALCONE E BORSELLINO Fri, 15 Jun 2018 05:21:39 +0000 it-IT hourly 1 Luna incontra Cipì https://icfalconeeborsellino.edu.it/luna-incontra-cipi/ Thu, 14 Jun 2018 14:24:19 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18690 A conclusione del Laboratorio di lettura in cui sono stati letti i libri “Cipì”e “Le storie di Luna”, i bambini di 2^A e 2^TP della scuola primaria di Offida, hanno prodotto un libro tattile. Hanno prima ideato la trama dei due protagonisti dei diversi libri che si incontravano, poi con l’aiuto delle loro insegnanti Nadia Pignotti e Silvia Antimiani, hanno scritto il testo in rima.
È stato un lavoro entusiasmante in cui ognuno di loro ha messo in luce le proprie conoscenze e competenze sia linguistiche che manuali.

Classi 2^A e 2^tp – Scuola Primaria Offida

 

 

INDICE Giornalino “IL GRILLO PARLANTE” – Numero 31

 

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Tutti insieme per fare festa https://icfalconeeborsellino.edu.it/tutti-insieme-per-fare-festa/ Wed, 13 Jun 2018 14:12:32 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18654 TUTTI INSIEME PER FAR FESTA

Il 31 Maggio i bambini del terzo anno della Scuola dell’Infanzia di Colli del Tronto hanno incontrato gli alunni delle classi prime e quinte della Scuola Primaria per partecipare ad una simpatica festa, organizzata nell’ Aula Magna come momento conclusivo del Progetto-Continuità.

Alcuni “veterani” della scuola hanno guidato i piccoli nell’ edificio per far conoscere loro gli ambienti che li ospiteranno il prossimo anno scolastico. Terminato il giro, tutti hanno assistito all’ esibizione del mago Paolo Giostra che ha allestito un simpatico spettacolo che ha coinvolto il pubblico molto chiassoso e interessato. Moltiplicando oggetti colorati, facendo apparire e sparire le carte da gioco e trasformando, in un batter d’occhio, acqua, lievito e farina in una fragrante pagnotta pronta da mangiare, è stato in grado di divertire tutti quanti, dagli adulti ai bambini.

Al termine c’è stato lo scambio di doni: chupa chups incartati in una corolla, segnalibri colorati e mini – alfabetieri a forma di matita sono i ricordi tangibili di questa splendida giornata.

 

 

 

 Classi 1°A -1°B Colli del Tronto

 

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Un viaggio nell’arte contemporanea https://icfalconeeborsellino.edu.it/un-viaggio-nellarte-contemporanea/ Sat, 09 Jun 2018 08:49:00 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18497 VIAGGIO NELL’ARTE CONTEMPORANEA

Mercoledì 18 aprile noi studenti della classe terza media di Appignano del Tronto abbiamo visitato la Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, per conoscere l’arte dei nostri tempi, e in modo particolare i dipinti di Osvaldo Licini. 

Licini è un importante pittore, nato a Monte Vidon Corrado, in provincia di Fermo e fu uno dei primi pittori italiani ad aderire all’Astrattismo.

Abbiamo osservato con curiosità i numerosi quadri esposti in Galleria e vedere i dipinti dal vivo è tutta un’altra cosa che vederli in foto.                        

Accompagnati dalla nostra professoressa Fausta Derna Perozzi e stimolati dalle domande della guida ci siamo immersi nei dipinti dell’artista caratterizzati da personaggi fantastici inseriti in uno spazio fatto di solo colore. A mano a mano ci sentivamo sempre più coinvolti e presi, ci soffermavamo davanti alle opere riflettendo per carpirne il loro significato e dare interpretazioni personali.

Questa esperienza ci ha aiutato a comprendere il nuovo modo di intendere l’arte. Abbiamo, infatti, compreso che il compito del pittore non è copiare e riprodurre sulla tela la realtà, ciò che già esiste, ma di rappresentarla attraverso forme libere e creative, segni, linee, colori, per esprimere in questo modo i sentimenti e il mondo interiore dell’artista.  Ci viene in mente la citazione dell’autore del “Il Piccolo Principe”, Antoine de Saint-Exupéry: “L’essenziale è invisibile agli occhi”. L’essenziale non è ciò che si coglie con gli occhi ma, in un certo senso, quello che percepiamo con gli occhi del cuore.

                       Classe III A – Scuola Secondaria di I grado – Appignano del Tronto

 

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La giornata della memoria https://icfalconeeborsellino.edu.it/la-giornata-della-memoria/ Thu, 07 Jun 2018 20:11:49 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18433 LA  GIORNATA DELLA MEMORIA

APPIGNANO DEL TRONTO – Per non dimenticare e per ricordare tutte le vittime della Shoah, evento di un tempo storico tra i più tragici del Novecento, gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado di Appignano del Tronto dell’Isc. Falcone e Borsellino, hanno riflettuto su quanto è accaduto attraverso la testimonianza di Grazia, Manrico e Stefano Farina, nipoti dei Giusti tra le Nazioni, Elvira e Giuseppe.

Diverse le iniziative preparate per l’occasione. Gli ospiti sono stati accolti con la colonna sonora del film “la vita è Bella” del maestro Nicola Piovani eseguita con il flauto dai ragazzi della classe terza. Sono seguite alcune letture di poesie e testi prodotti dai Bambini di Terezin, vittime innocenti del campo di concentramento. I disegni, fonte di speranze e purtroppo anche di dolore e sofferenza, sono stati proiettati anche attraverso un video preparato dagli stessi alunni.

La canzone del bambino nel vento (Auschwitz) è stato il canto finale che gli alunni hanno offerto ai presenti per un ulteriore, perché “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” ( Primo Levi).

La seconda parte della mattinata è stata invece affidata alla professoressa dell’Istituto di Storia contemporanea Rita Forlini che ha presentato ospiti, nipoti dei Giusti tra le Nazioni, Elvira e Giuseppe Brutti.

                                                      IL GIORNO DELLA MEMORIA

La scuola come organo costituzionale della democrazia è motore della memoria, perché è nell’oblio e nell’ignoranza che si annidano i pericoli maggiori e poiché come possiamo trarre dalla saggezza ebraica “ il mondo esiste solo per il respiro dei bambini che vanno a scuola”,  noi alunni della scuola secondaria di primo grado di Appignano del Tronto abbiamo iniziato il nostro percorso sulla MEMORIA  il giorno 3 ottobre 2017, quando ci siamo recati a Colle San Marco per ricordare le vittime del nazifascismo che come noi, vollero una società più giusta e che lottarono affinché i VALORI e gli IDEALI espressi dalla loro lotta restassero a fondamento della Democrazia, della Libertà, della Giustizia e della Pace. Proprio in quell’occasione noi alunni abbiamo partecipato alla manifestazione con sincero e profondo orgoglio di cittadini eredi di quegli ideali.

 

Per sensibilizzarci, far conoscere e avvicinarci alla Grande storia del Novecento, i nostri insegnanti hanno organizzato una visita presso il  Campo di Servigliano, un campo di concentramento nato per ospitare i prigionieri di guerra, per poi trasformarsi in un punto di raccolta per gli ebrei italiani e stranieri di tutta la provincia di Ascoli Piceno. Anche quest’esperienza  si è rivelata preziosa perché abbiamo avuto l’occasione di  conoscere uno di quei luoghi nati dall’odio razziale dei nazi-fascisti.

 

Visitare quei luoghi ci ha fatto riflettere su quello che accaduto e che Primo Levi  descrive in Se questo è un uomo “Nella pratica quotidiana dei campi di sterminio trovano la loro realizzazione l’odio e il disprezzo diffusi dalla propaganda nazista. Qui non c’era solo la morte, ma una folla di dettagli maniaci e simbolici, tutti tesi a dimostrare e confermare che gli ebrei, e gli zingari, e gli slavi, sono bestiame, strame, immondezza. Si ricordi il tatuaggio […] che imponeva agli uomini il marchio che si usa per i buoi; il viaggio in carri bestiame, mai aperti, in modo da costringere i deportati a giacere per giorni nelle proprie lordure; il numero di matricola in sostituzione del nome; […] l’empio sfruttamento dei cadaveri, trattati come una qualsiasi anonima materia prima, da cui si ricavavano l’oro dai denti, i capelli come materiale tessile, le ceneri come fertilizzanti agricoli; gli uomini e le donne degradati a cavie, su cui sperimentare medicinali per poi sopprimerli”

 

Per approfondire la triste realtà dei lager quest’anno abbiamo intrapreso un altro viaggio, triste ma significativo, un percorso didattico attraverso gli occhi dei bambini di Terezin, un  campo di concentramento  che  fu a lungo usato dai nazisti a scopo propagandistico, come il “ghetto modello” che doveva mostrare al mondo la benevolenza di Hitler verso gli ebrei del Terzo Reich.  Nonostante la fame, le malattie e le molte privazioni, sotto la guida di alcuni pedagogisti prigionieri, hanno lasciato tracce sorprendenti della loro creatività e voglia di vivere: disegni, racconti, poesie, musica, prima di essere quasi tutti deportati a gruppi nei ghetti della Polonia e quindi direttamente nei campi di sterminio di Treblinka e Auschwitz. Attraverso le loro parole e i loro disegni, abbiamo ripercorso, per non dimenticare, ciò che è stato.

Leggendo e osservando i loro disegni abbiamo avuto la possibilità di conoscere il loro punto di vista dei bambini: erano prigionieri dietro quel muro, ma sapevano oltrepassarlo con il cuore e ricordavano che al di là ad ogni volgere di stagione tornava la primavera. Disegnando e scrivendo, hanno guardato verso il cielo, hanno sperato e sognato la libertà, il ritorno a casa, la pace, un mondo migliore. Abbiamo provato a percorrere un tratto di strada con i loro occhi. Analizzando le loro opere abbiamo capito che intendevano raccontare i loro diritti negati, ma anche la loro voglia di riscatto. Da questo speciale e prezioso percorso, abbiamo tratto un insegnamento, di non voler essere indifferenti a pregiudizi, discriminazioni, intolleranza e  non solo nella vicenda dell’Olocausto, ma nelle vicende di tutte le guerre e di tutte le tragedie che ancora accadono sotto i nostri occhi, le cui vittime sono prima di tutto i bambini.

                                                                                                                                       

                                                                                                            Appignano del Tronto 23 gennaio 2018

CARA KITTY,

Sono trascorse ormai quattro settimane da quando le Forze Alleate mi portarono via da Bergen-Belsen, una specie d’Inferno sulla terra.

Ancora adesso non riesco a dormire, sento ancora le urla dei miei coetanei, vedo ancora quel dolore impresso negli occhi di tutti e, quando riesco a chiudere un po’ gli occhi sogno sempre mia madre e mia sorella alle quali non sono riuscita a dire addio.

Sopravvissuta a quell’indescrivibile sistema, io e mio padre ci siamo imbarcati per New York per avere una vita migliore e perché ormai l’Europa non la sentivamo più casa nostra. Ora più che mai capisco il valore della vita. Dopo quello che ho vissuto nel campo cerco di vivere intensamente ciò che la vita mi propone. Voglio recuperare il tempo che ho perso dedicando più spazio allo studio, perché più che mai so quando serva arricchirsi culturalmente per distinguersi e non cadere nelle mani di prepotenti e arroganti.

Poiché è necessario conoscere ciò che è stato, ho deciso di pubblicare la mia prima parte del diario in modo che si conosca ciò che è stato. Ho tra i vari sogni che tu già conosci quello di viaggiare nel mondo … sarò una testimone illustre e rivendicherò ciò che è stato negato a tutti noi.

Vorrei tanto che nessun altro debba vivere l’umiliazione subita da tutti noi definiti “diversi” in quei campi di dolore, di disumanità.

Per questo credo che ricordare serva a non commettere gli stessi errori, perché tutti gli uomini sono uguali e  hanno gli stessi diritti e meritano lo stesso rispetto.

A DOMANI KITTY, DOMANI SARA’ UN GIORNO MIGLIORE, CON AFFETTO ANNE 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Appignano del Tronto,  27 gennaio 2018-01-24

                                                                                                                                                  

Cara Kitty,                                                                                                                                     

finalmente sono tornata a casa. Come l’ho sognata, desiderata…Ti chiedo scusa per averti trascurato, ma non sapevo se continuare a scriverti amica mia.

In questi ultimi anni non ho potuto scriverti perché non mi è stato concesso, ma ora che finalmente sono uscita da quell’ Inferno posso continuare a scriverti in libertà, che parola…non sai che valore ha per me ora. Dopo quegli anni rinchiusi in quella soffitta e dopo aver visto morire tante persone innocenti nel campo di concentramento, ora so cosa significa vivere con la speranza di poter progettare la mia vita, di manifestare liberamente i miei pensieri e le mie idee. 

 Kitty come mi piacerebbe rivedere  Peter. Sai  non lo vedo da quando ci hanno condotto nei campi. Lì  gli uomini andavano da una parte e le donne dall’altra. Se ti ricordi Kitty il mio sogno è di diventare una giornalista, ora ci posso riuscire perché sono libera di pensare. Voglio che la mia triste esperienza sia monito per le future generazioni, perché non avvenga più quello che è accaduto nei campi. È disumano e incomprensibile ciò che è stato realizzato nei confronti di noi, persone considerate diverse. Vorrei che nessuno viva l’umiliazione subita in quell’ Inferno . Tutti hanno il diritto di vivere, pensare in libertà. Volevano annullarci come persone ma le nostre idee, i nostri sogni sopravvivono in chi come me crede ancora che il mondo possa essere migliore, fondato sulla democrazia, sulla tolleranza, sul rispetto, sulla pace.

Cara Kitty a domani ,con affetto Anne

 

                                                                                                                  Appignano del Tronto, 23 gennaio 2018

Caro Bambino di Terezin,

ho deciso di scriverti perché grazie ad un nuovo percorso realizzato a scuola sulla Shoah, ho avuto modo di conoscere disegni e testi prodotti da voi bambini durante gli anni trascorsi nel campo di concentramento. Quelle immagini e quelle parole descrivono gioia, speranza perché ognuno di noi alla nostra età ha il diritto di sognare e vivere emozioni. Peccato, però, che a voi questo non è stato possibile.  Qualcuno ha deciso per voi. La vostra infanzia negata ha scatenato in me rabbia, perché purtroppo si continuano ad ignorare determinati fatti e, così, ahimè, discriminazioni, intolleranza, indifferenza, mancanza di rispetto continuano a predominare e a caratterizzare ancora la mia società. Anche se sono trascorsi tanti anni, l’uomo non cambia, continua a farsi protagonista di esperienze disumane, continua a discriminare persone considerate diverse, perché di cultura diversa.  È indegno ciò che è stato fatto, per questo sono qui a scriverti, mi impegnerò affinché ciò che accaduto non accada mai più. Ciò che avete vissuto è, infatti, incomprensibile. Come diceva Primo Levi in “Se questo è un uomo” le cui pagine mi hanno portano a riflettere, “non ci sono parole per descrivere l’offesa ricevuta”. Nel prepararmi per la giornata della Memoria, sai è stata istituita una giornata per ricordare te e tutte le vittime delle persecuzioni, ho capito come sono fortunata, perché ho la possibilità di esprimere liberamente i miei pensieri, di vivere momenti indimenticabili con la mia famiglia, di pianificare la mia vita futura. Ho riflettuto su come sia bello svegliarsi e pensare che la vita è bella e troppo preziosa per sprecarla in sciocchezze e risentimenti. Ecco penso che da questo momento in poi valorizzerò ciò che mi è stato riservato e siccome l’uomo è artefice del proprio destino, penso proprio che volerò come quella farfalla più volte riproposta nei vostri disegni, perché la libertà è un diritto che va rispettato e non basta aver raggiunto traguardi legislativi. Nella speranza che tu sia finalmente sereno, caro bambino di Terezin, ti saluto con la promessa che non accada mai più quello che è stato, con affetto Valentina.

                                                             

Ci siamo immedesimati, ci siamo emozionati e rattristati al pensiero che a tanti, troppi bambini e ragazzi è stata negata la possibilità di vivere la loro età. Abbiamo capito che  spesso ci lamentiamo troppo di cose inutili , perché non ci rendiamo conto di essere eredi di grandi ricchezze come libertà, democrazia, istruzione, pace che a volte non valorizziamo  e tuteliamo perché dimentichiamo che sono state frutto di sacrifici e sofferenze. A loro è stata negata la possibilità di andare a scuola mentre noi preferiremmo rimanere a oziare.

Noi alunni vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutti perché grazie a queste iniziative noi possiamo crescere e diventare cittadini responsabili e rispettosi dei diritti fondamentali ed inviolabili dell’uomo. GRAZIE a voi

Per creare quindi una società diversa e migliore è necessario meditare su quanto è accaduto  e impegnarsi affinché non accada mai più quello che milioni di persone hanno vissuto. I bambini di Terezin sognavano altri mondi, hanno visto troppo dolore e sono diventati troppo presto grandi. Per le vittime della Shoah  noi abbiamo detto MAI PIU’ .

                                                                                                     Alunni della classe II

 

                                                   Scuola Secondaria Appignano del Tronto

 

 

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A scuola di latte https://icfalconeeborsellino.edu.it/a-scuola-di-latte/ Wed, 06 Jun 2018 15:07:29 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18377 A SCUOLA DI LATTE

I ragazzi di classe 4^ con i ragazzi di 5^ , hanno partecipato al concorso :” A SCUOLA DI LATTE”( progetto di educazione alimentare).  Entrambe le classi, attraverso le cartolatte, hanno inventato storie dal titolo: Un’esilarante partita e Il cremino genuino. In seguito gli alunni di quinta hanno realizzato una storia a fumetti. L’impegno è stato notevole ma ha dato buoni risultati,….hanno vinto il secondo premio: un computer fisso che ha arricchito la nostra aula multimediale. Ecco il fumetto e ricostruite voi  la storia. 

 

 

 

                                       Classi 4^ e 5^ Scuola primaria Appignano del Tronto

 

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The Ancient Egypt – Clil history https://icfalconeeborsellino.edu.it/the-ancient-egypt-clil-history/ Mon, 04 Jun 2018 21:51:25 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18303 THE ANCIENT EGYPT – CLIL HISTORY

È stato molto interessante per noi bambini di classe IV B del plesso di Villa S. Antonio affrontare alcuni aspetti della civiltà egizia in lingua inglese. Attraverso attività ludiche e drammatizzazioni di semplici dialoghi abbiamo familiarizzato con questo lessico specifico e non sempre “agevole”!

 

 

Classe 4^ B Scuola primaria Villa S. Antonio 

 

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Enjoy with English https://icfalconeeborsellino.edu.it/enjoy-with-english/ Mon, 04 Jun 2018 21:22:00 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18295 ENJOY WITH ENGLISH

“…ogni volta che teacher Sara arrivava da noi sapevamo che tirava fuori tanti pupazzi e cartoline dalla sua borsa….e poi le canzoncine….quelle sì che erano divertenti perché potevamo muoverci e mimare tante azioni diverse, oltre che cantare!! È così che abbiamo imparato i colori, i numeri, i saluti…insomma un buon inizio per quando andremo alla scuola primaria!

 

 

 

Alunni 5 anni Scuola Infanzia Villa S. Antonio

 

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Let’s play with… name https://icfalconeeborsellino.edu.it/lets-play-with-name/ Mon, 04 Jun 2018 20:45:34 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18288 LET’S PLAY WITH …. NAME

Noi bambini di classe prima abbiamo imparato a chiedere e dire il nostro nome attraverso una serie di giochi con i “finger puppets” (pupazzi da dito) che ci hanno aiutato anche per piccoli dialoghi e semplici battute.  

 

Classe 1^  Scuola Primaria Villa S. Antonio   

 

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Happy Father’s Day https://icfalconeeborsellino.edu.it/happy-fathers-day/ Mon, 04 Jun 2018 20:33:19 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18281 HAPPY FATHER’S DAY

In occasione della festa del papà, noi bambini di classe 3^ di Villa S. Antonio, abbiamo realizzato un biglietto augurale con all’interno una semplice poesia.

 

 

Classe 3^ Scuola Primaria Villa S.Antonio

 

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Costruzione di un libro sensoriale https://icfalconeeborsellino.edu.it/costruzione-di-un-libro-sensoriale/ Fri, 01 Jun 2018 20:11:54 +0000 https://icfalconeeborsellino.edu.it/?p=18166 Costruzione di un libro sensoriale

Alla fine di un percorso inclusivo, si è deciso di costruire con gli alunni  della classe 3^ Scuola Primaria Villa S. Antonio ( AP), un libro sensoriale.

La storia ispiratrice è stata “Il bruco mai sazio” di Eric Carle.

Dal momento in cui nasciamo, ognuno di noi intraprende un viaggio attraverso il quale si cresce, si impara e si cambia. L’importante non è la meta, ma il   ”viaggio” inteso come “vita” per apprezzare tutto ciò che è in noi ed intorno a noi!

Anno scolastico 2017-2018

Ed ora clicca sulle piccole immagini per sfogliare il nostro meraviglioso e prezioso libro

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Plesso Villa S. Antonio

 

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