Concorso “Angeli custodi”
PRESENTAZIONE EBABORATI CONCORSO “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”.
Per il XXVI Anniversario della Stragi di Capaci e di via d’Amelio, gli alunni della Scuola secondaria di primo grado di Appignano del Tronto (AP), sono stati invitati a riflettere sul sacrificio di uomini e donne dello Stato che si sono impegnati per affermare i valori della giustizia e della libertà del nostro Paese.
Il percorso sulla legalità è iniziato con la lettura di parti scelte del libro “Ciò che inferno non è” di Alessandro d’Avenia per far conoscere meglio la figura di Don Pino Puglisi, un piccolo grande uomo che è riuscito a cambiare la vita di tanti e che ha lasciato tracce indelebili attraverso l’amore, la solarità e la tranquillità che lo ha contraddistinto anche in punto di morte. Alla lettura è seguita la visone del film “alla luce del sole “di Roberto Faenza. Con la lettura del testo “Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” di Adriano Meis, i nostri ragazzi hanno approfondito la conoscenza dei due grandi rappresentanti della legalità e hanno imparato che “tutti abbiamo bisogno di buoni esempi, di solide tracce da seguire, per comprendere che tra tante possibilità che la vita ci riserva, spetta solo a noi da che parti stare…”.
Gli alunni della classe I hanno studiato le caratteristiche della mafia e la storia della lotta per la legalità, acquisendo la consapevolezza di quanto sia necessario combattere per affermare la giustizia e per agire rispettando le leggi e le regole della civile convivenza. In seguito hanno approfondito in gruppi la vita e l’operato di alcuni personaggi che si sono impegnati per combattere la criminalità organizzata, focalizzandosi su Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Impastato, Puglisi e altri, i cui nomi sono stati scritti alla radice dell’albero della legalità, nel disegno che è stato realizzato.
Il sole con le immagini di Falcone e Borsellino rappresenta la luce della legalità che riesce a sconfiggere le tenebre dell’omertà e dell’illegalità. Sulle foglie dell’albero sono state scritte le parole che i ragazzi hanno ritenuto più significative nella lotta alla mafia, basandosi anche sul testo della canzone “Pensa” di Fabrizio Moro e del testo “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando. Infine nel mare in cui si trova la Sicilia i ragazzi hanno scritto, come se fossero onde, le frasi più importanti di Falcone e Borsellino, che resteranno nella loro memoria come esempio di educazione alla legalità.
Gli alunni di classe seconda in modo particolare sono stati impegnati nella realizzazione del libro pop up. Poiché i libri hanno da sempre un enorme potere, noi insegnanti abbiamo proposto di realizzare un libro che catturasse l’attenzione di coetanei e adulti sul tema della legalità. Dopo aver riflettuto sul valore dell’impegno, del coraggio, dell’amore per la giustizia e della libertà, gli alunni hanno progettato il loro lavoro. E’ seguita una divisone in gruppi, ciascuno è stato artefice di una parte del manufatto librario, animato da immagini, parole e riflessioni. Ogni sua parte ha un preciso significato. La copertina con piume (realizzate con carta riciclata dagli stessi alunni) che alludono alla presenza degli angeli rappresentati simbolicamente dalle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a cui è dedicato il nome del nostro Istituto, apre il nostro libro pop up. L’arcobaleno che fa da sfondo alla scuola sta a simboleggiare la speranza che nasce dall’istruzione, fondamento di una società futura diversa e migliore, perché da essa si formeranno cittadini attivi e responsabili. Proprio perché un popolo ignorante non è libero, non è in grado di operare delle scelte consapevoli, la seconda pagina del libro è caratterizzata da una serie di piume simboleggianti gli angeli/ vittime che invitano tutti a farsi protagonisti del cambiamento. Ecco che la piuma centrale descrive la legalità attraverso un testo poetico. La terza pagina è caratterizzata dall’albero simboleggiante la vita e la magnolia, fiore/ simbolo della legalità, ci invita a costruire le fondamenta di una società sulla democrazia, giustizia nel rispetto degli altri e delle leggi. La pagina con i cuori rappresenta il coraggio che ci viene dato dalle vittime della mafia presentate sullo sfondo. Il libro si chiude con l’immagine del sole che illumina il percorso dei nostri alunni impegnati nella lotta contro l’illegalità per la costruzione di una società migliore.
Poiché il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che noi docenti siamo chiamati a combattere dal momento che per un adolescente riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso, si è sentita la necessità di costruire un percorso educativo interessante. Promuovere la cultura della legalità nella scuola significa, infatti per noi docenti della Scuola secondaria di primo grado di Appignano del Tronto, educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
La coordinatrice
Docente Assuntina Gaetano
Classi 1^ e 2^ Scuola secondaria Appignano del Tronto
INDICE Giornalino “IL GRILLO PARLANTE” – Numero 31