IC FALCONE E BORSELLINO

Concorso “Pretendiamo la legalità” classe 1^ secondaria

CONCORSO “Pretendiamo la legalità, a scuola con il commissario Mascherpa”

PLOT CLASSE PRIMA

 Impara a fare le scelte giuste…puoi cambiare il mondo

La campana suonò. Il commissario Mascherpa si mise all’angolo di fronte al suo avversario con il labbro sanguinante. Bevve un sorso d’acqua e lo sputò; quando sentì di nuovo la campana tornò sul ring. Il commissario aveva un occhio nero e non vedeva molto bene ma sapeva dov’erano lui e il suo avversario.

Il commissario aspettava solo la campana che arrivò come un lampo e lui, altrettanto velocemente iniziò ad assestare colpi su colpi anche se un po’ alla cieca. Gli arrivò tutto d’un tratto un pugno sull’orecchio e lui andò a terra mentre l’arbitro contava:

 1… il commissario strisciò verso le corde,

2… le raggiunse e afferrò la seconda,

3… si aggrappò direttamente alla terza,

4… il commissario si alzò in piedi!

Cominciò a colpire l’avversario che cadde a terra e non si rialzò entro i cinque secondi. Mascherpa fu proclamato vincitore dell’incontro.

 Verso le 21:00 stava uscendo dalla palestra da boxe per andare a cenare da Palmino, un ristorante presso il lido “Sabbia D’Oro”. Come al solito stava andando al ristorante a piedi con le cuffiette per sentire le canzoni di Vasco Rossi, il suo cantante preferito. Durante il tragitto vide dei ragazzini con lo scooter che non rispettavano le regole stradali: correvano all’ impazzata e facevano acrobazie pericolosissime. Inoltre avevano “un atteggiamento sospetto” e così il commissario si incuriosì, anche se non capiva bene quello che stava succedendo poiché il volume della musica era davvero alto che quasi stordiva ma non fece in tempo a togliere le cuffiette, che già erano scappati lasciando un “polverone grigio”! Proseguì e arrivò al ristorante.

Fatta cena si incamminò, con il solito bruciore di stomaco provocato dal peperoncino che in quel ristorante era dappertutto e in quantità esagerate, verso casa sua e vide che qualcosa era cambiato: i muri di tutte le case erano sporchi, pieni di disegni e di scritte offensive. Insomma era tutto “imbrattato”! Il commissario era sconvolto e promise a se stesso che avrebbe fatto un’indagine per “scovare” il colpevole che aveva continuato a danneggiare i beni pubblici: la fontana di marmo bianco della piazza principale del paese, la Chiesa ornata che “spiccava” impetuosa sulla piazza e i vari monumenti erano stati rovinati!

Il commissario Mascherpa non sopportava più tutto questo e così chiese aiuto ai suoi fidati colleghi. Ivo Miraglia, Laura Mascolino e Luigi Politano. Quest’ultimo grazie alle sue abilità informatiche avrebbe intercettato il colpevole. Insieme agli altri due, il commissario Mascherpa studiò e interrogò i testimoni e capì che erano stati quei ragazzi che aveva visto sullo scooter quella sera. Così escogitarono un piano, si sarebbero appostati nei pressi della scuola, il luogo che i ragazzi avevano deciso di “imbrattare”. Così fecero e mentre stavano distruggendo e rovinando la scuola li smascherarono. I ragazzi avevano timore delle punizioni che avrebbero dovuto scontare per le loro azioni e invece il commissario Mascherpa spiegò loro che ciò che avevano fatto era sbagliato perché le azioni che avevano compiuto erano contro una convivenza civile e così i ragazzini pentiti si assunsero la responsabilità di pulire e pagare i danni causati.

SCENEGGIATURA CLASSE PRIMA

Ore 20:00 incontro di boxe

Mascherpa è all’angolo del ring con il labbro sanguinante

Dopo vari colpi il commissario cade a terra mentre l’arbitro conta: 1, il commissario striscia verso le corde; 2, le raggiunge e afferra la seconda; 3, si aggrappa disperatamente alla terza; 4, il commissario si rialza e comincia a colpire l’avversario che cade a terra. Dopo tante fatiche la vittoria sopraggiunge.

 

 

2A

Ore 21:00; stanco esce dalla palestra per andare a cenare da Palmino, un ristorante presso il lido Sabbia D’oro. Mentre ascolta una canzone di Vasco Rossi con le cuffiette, vede dei ragazzi su uno scooter che correvano all’impazzata non rispettando le regole stradali inoltre tra un’impennata e l’altra urlano dando fastidio al quartiere. Il commissario non fa in tempo a togliersi le cuffiette che già sono scomparsi lasciando un gran polverone così il commissario esclamò:

– Che maleducati!

3A

Mascherpa arriva al ristorante e ordina spaghetti al pomodoro. Palmino porta un piatto di spaghetti fumanti e dice:

-Dottò guardate che piatto! Sarà ancora più buono con un po’ di peperoncino! –

Mascherpa risponde:

-Meglio di no Palmi’. –

Ma Palmino senza ascoltarlo aggiunge un po’ di peperoncino e Mascherpa è costretto a mangiarlo.

Il commissario esce con il suo solito mal di stomaco e si dirige verso casa sua. Mentre cammina vede le mura delle case tutte imbrattate con disegni e scritte offensive.

 

 

2B

Il colpevole aveva continuato a danneggiare i beni pubblici la fontana di marmo bianco della piazza principale del paese, la chiesa che si imponeva su tutta la piazza e i vari monumenti collocati nella zona.

3A

Mascherpa inizia l’indagine e chiama i suoi fidati colleghi: Ivo Miraglia, Laura Mascolino e Luigi Politano.

B

Politano al computer. Dopo varie ricerche trova il colpevole tra i vari indiziati

4A

Mascherpa riconosce i ragazzi che aveva visto sullo scooter ma non ha prove sufficienti per trattenerli in questura.

B

Ragazzi che imbrattano la scuola.

 

 

 

Mentre i colpevoli continuano le loro azioni, Mascherpa che passava con la macchina, li coglie sul fatto e parte all’inseguimento dei ragazzi.

 

5A

Al commissariato.

I ragazzi dopo un lungo interrogatorio si rendono conto della loro irresponsabilità e temono la punizione del commissario il quale decide di non punire i ragazzi ma di farli riflettere su quello che avevano compiuto e dice:

Bene, l’interrogatorio è finito, spero che abbiate capito la lezione…

– Sì,- dissero i ragazzi -Da ora in poi rispetteremo le regole della legalità.

 

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Oggi 10 aprile 2019 noi alunni di classe prima e terza della scuola secondaria di primo grado di Appignano del Tronto, abbiamo partecipato al 167° anniversario della Polizia di Stato. Alla cerimonia organizzata al Teatro Ventidio Basso di Ascoli, erano presenti importanti rappresentanti delle Istituzioni e gli alunni delle varie scuole della Provincia di Ascoli che hanno partecipato al Concorso Pretendiamo la Legalità e Io e il poliziotto: la sicurezza si costruisce insieme. Dopo la consegna di attestati e riconoscimenti ai poliziotti che si sono distinti per azioni coraggiose compiute in nome della legalità, noi alunni siamo stati chiamati dal presentatore Massimiliano Ossini ad andare sul palco per ricevere il premio di duecento euro destinato ai vincitori del Concorso Pretendiamo la Legalità. Dopo l’intervista ad uno di noi, Paride Collecchia, siamo tornati ai palchetti per il canto finale Inno di Mameli. Carichi di buoni insegnamenti trasmessici dalle nostri insegnanti e dalle autorità presenti, siamo tornati a scuola.

                                                                                               Alunni della classe I

                                                                                  Paride Collecchia, Volpi Angelica

 

                                              Classe 1^ Scuola Secondaria Appignano del Tronto                      

 

 

INDICE Giornalino “IL GRILLO PARLANTE” – Numero 32