La bella e la bestia
LA BELLA E LA BESTIA
Anche quest’anno la Scuola secondaria di primo grado di Appignano del Tronto ha voluto ampliare l’offerta formativa dell’Istituto con la realizzazione di uno spettacolo teatrale.
Considerando il teatro momento di crescita affettiva e cognitiva, forma artistica tra le più alte, ma nello stesso tempo tra le più vicine ad ognuno di noi, perché crea coinvolgimento, interazione, emozione, abbiamo pensato di mettere in scena, una versione adattata e semplificata del romanzo del 1740 “La Belle et la bệte”di Madame Gabrielle –Suzanne Barbot de Villeneuve da cui nasce nel 1991 il film d’animazione La Bella e la Bestia della Disney, capolavoro che unisce grandi e piccoli verso il coronamento della felicità, non materiale, ma introspettiva.
Abbiamo scelto di rappresentare quest’opera perché il romanzo offre importanti spunti di riflessione su importanti temi sulla diversità, sull’accettazione di sé diverso dagli altri, sui sentimenti e sulle emozioni, sull’ospitalità e l’emarginazione. Altro messaggio fortemente attuale è che “La vera bellezza è dentro di noi”. Il riferimento è al folle mondo che stiamo vivendo, fatto di false apparenze. Un mondo in cui sempre più spesso accadono fatti di cronaca terribili, in cui uomini-Bestie uccidono o torturano le donne. Un mondo in cui le donne stesse puntano solo al proprio fisico, da esibire sempre di più. I protagonisti di questa storia d’amore ci danno un grande insegnamento. La vera bellezza di Belle non è legata al suo incantevole aspetto esteriore, ma al suo animo tenace, alla sua intelligenza, alle sue ambizioni. Innamorata della lettura, non si tira indietro di fronte a nulla. Gaston la corteggia e la vuole per sé, ma lei non cede e quando incontra la Bestia, capirà che dentro a quella creatura c’è un uomo da amare.
Ed eccolo l’Uomo, dietro alla Bestia, ovvero al suo lato più violento, aggressivo e possessivo. Gli uomini non sono tutti bestie, anche loro hanno bisogno di amore, unico antidoto all’incantesimo. La mostruosità del Principe diventato Bestia è così legata solo al suo aspetto e al suo carattere, ma non a quello che realmente prova nel profondo del suo cuore. Sia per Belle che per la Bestia la bellezza è così interiore, invisibile agli occhi.
È questa la scintilla dell’amore che ci rende migliori, che ci offre la possibilità di guardarsi dentro, di comprendersi, salvarsi a vicenda. Belle è una ragazza sicuramente diversa dalle sue coetanee: ama leggere, nel ‘700 in Francia il grado di alfabetizzazione femminile non era elevato, ma soprattutto, tramite la lettura, ha scoperto che esiste un mondo oltre le convenzioni. Non è strano che Belle sia una delle principesse Disney preferite di sempre: è una donna, una giovane donna con un nome che suggerirebbe una sola qualità legata all’aspetto, che vive in un’epoca in cui la donna ancora non riveste il ruolo che le spetta, Belle però non si accontenta di essere ciò che il mondo si aspetta da lei. Lei non sarà mai la moglie di un uomo che vive in un villaggio, intenta a partorire e a pensare alle faccende di casa. Lei è diversa. Gli abitanti del villaggio non la comprendono, la considerano stravagante ed eccentrica a causa del suo amore per la lettura e l’indifferenza nei confronti di Gaston. Come la Bestia, è, quindi, una diversa. Il suo amore per gli animali, oltre a caratterizzarla come una persona sensibile, è anticipazione del suo futuro affetto per la Bestia. Belle è diversa perchè ha una personalità, una sua individualità.
Gaston è il bello, il palestrato, lo sportivo. Non ci sono solo qualità negative se lo poniamo nell’epoca dei social network: nel suo villaggio Gaston è rispettato e se lo vediamo con gli occhi di oggi allora è il classico belloccio che mette foto su Instagram in cui mostra il fisico e viene coperto di like.
Poi c’è la Bestia. La Bestia non è più un principe superficiale e vanaglorioso. La maledizione non lo ha cambiato in meglio rendendolo aperto alla comprensione. Lo ha reso solo. Non ha imparato a rapportarsi con gli altri. Crede che tutto ciò che gli è capitato sia ingiusto, che il mondo, di conseguenza, sia malvagio e spietato. La Bestia è chiusa in se stessa e tutto ciò che fa non è dettato dalle idee di dovere o dalla morale del mondo. Alla Bestia non importa il giudizio del mondo. La Bestia è quel ragazzo, o ragazza. che è ciò che vuole essere. Perché il parere del mondo, che ci perviene tramite i “like”, alla fine non conta. Se al mondo non piaci, se il mondo non ti comprende, se hai pochi follower su Twitter sei una Bestia? La Bestia se fosse una persona nei nostri giorni sarebbe colui che non si adegua alle angherie e alle pretese superficiali.
Per le tematiche trattate (l’emarginazione, l’ingiustizia sociale, la crudeltà, l’amore, l’intolleranza), per il pullulare di personaggi, per la dinamicità della storia, l’opera è stata da noi alunni motivo di riflessione e nello stesso tempo di divertimento, perché attraverso questa forma di arte, siamo riusciti a vivere in un contesto stimolante e accogliente, quei valori che devono essere alla base della nostra crescita.
Scuola Secondaria Appignano del Tronto
INDICE Giornalino “IL GRILLO PARLANTE” – Numero 33