La festa dell’albero – Offida (AP)
Oggi giovedì 21 novembre è “La festa dell’albero”, la storica campagna di Legambiente; siamo qui per mettere a dimora nuovi alberi perché vogliamo contribuire in maniera concreta all’obiettivo posto dalla Comunità “Laudato Si” di piantare 60 milioni di nuovi alberi nel nostro paese, al fine di contrastare i cambiamenti climatici, per la salvaguardia del Pianeta e di chi ci vive.
Molti anni fa la Terra era ricoperta da vastissimi boschi.
Sin dai tempi più antichi agli alberi veniva attribuita una grande importanza.
Già nell’antica Grecia era usanza festeggiare la piantagione di alberi.
Nell’antica Roma gli alberi erano rispettati anche per motivi religiosi e i boschi erano consacrati alle divinità. Una delle più grandi feste in epoca romana era la “Festa Lucaria” che cadeva il 19 luglio e esistono numerosi documenti del passato che testimoniano quanto diffuso fosse l’impianto di nuove piantine in occasione di feste, ricorrenze ed avvenimenti.
Nel 1872 in America, nello stato del Nebraska ci fu il primo Arbor day.Si pensò infatti di dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi per creare una coscienza ecologica nella popolazione e per accrescere anche il patrimonio forestale del paese.
Negli anni successivi si diffuse anche in Europa e nel 1898 la prima “Festa dell’albero”, fu celebrata anche in Italia con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi e fu in seguito istituzionalizzata con la “Legge forestale” del 1923.
Una legge del 1992 prevede che ogni Comune pianti un albero per ogni nuovo bambino nato e registrato all’anagrafe.
Nel 2010 la “Giornata Nazionale degli Alberi” divenne istituzionale, da celebrare il 21 novembre di ogni anno. Proprio in occasione di quella ricorrenza, tutti gli alunni della scuola di Offida, hanno creato, in località San Barnaba, un bosco con oltre 500 specie autoctone.
La deforestazione, per fare spazio alle attività dell’uomo e gli incendi hanno distrutto gran parte delle foreste; le emissioni globali di anidride carbonica nell’atmosfera devono essere dimezzate nel prossimo decennio per evitare gravi impatti dal riscaldamento globale, ma sono ancora in aumento. “Esiste una macchina magica che aspira il carbonio dall’aria, costa pochissimo e si costruisce da sola. Si chiama albero “.Gli alberi inoltre assorbono l’umidità delle piogge,
trattengono il terreno con le radici, evitando le frane, danno ossigeno e rinfrescano l’aria, ospitano animali selvatici ( scoiattoli, volpi, faine, ecc.) garantendo loro il giusto habitat. Una recente analisi scientifica ha concluso che la crescita di miliardi di alberi in tutto il mondo è il modo più grande ed economico per affrontare la crisi climatica, dobbiamo proteggere quello che resta delle foreste tropicali che vengono abbattute al ritmo di 30 campi da calcio al minuto.
Quindi la “Festa degli Alberi”, oggi ha ancora più valore che nel passato, per accrescere la consapevolezza che non dobbiamo considerare la nostra Terra solo come serbatoio di risorse o come un cestino dove buttare i nostri rifiuti: dobbiamo pensare al futuro e a ciò che di pulito e di bello resterà. Ripristinare la natura aiuta anche a proteggere le persone dai crescenti eventi meteorologici estremi che la crisi climatica sta portando non solo in Italia(allagamenti, frane, l’acqua alta a Venezia,…)ma in tutto il mondo.
Prima di iniziare la piantumazione di nuove piante, che andranno ad arricchire la vegetazione di questa pineta e delle quali avremo cura, leggiamo questa poesia.
L’alberoL’albero, che stupenda creatura!Pieno di gentilezza e di premurafa ombra sulla mucca addormentata,protegge con amore una nidiata.Ci dà la frutta, le sue belle fogliee il tronco dà la casa che ci accoglie.Ci dà il calore del focolarenelle notti con temperature polari.Le foglie d’oro che in autunno perdefan posto a nuovi boccioli di verde.L’albero è il primo che saluta il giorno,il sole, il cielo e gli uccellini intorno.E’ l’ultimo a cullare fra i suoi ramila bianca luna fino all’indomani.Se nella notte ondeggia per la brezzamuove un sussurro, timida carezza |
che ninna lieve il bimbo addormentato.Albero, meraviglia del creato!Che arresti frane, alluvioni e buferedi morte messaggere.
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